- In tema di rapporti tra l'avvenuta decadenza dall'impugnazione del licenziamento e lo stato di incapacità naturale del destinatario, il termine di 60 giorni dalla ricezione della comunicazione del licenziamento di cui all'art. 6 l. n. 604/1966 è un termine di decadenza, come tale, insuscettibile, ex art. 2964 c.c., sia di interruzione, sia, in mancanza di […]
- Confermato in via definitiva il drastico provvedimento adottato dal datore di lavoro. Evidente secondo i Giudici la gravità delle condotte tenute dal dipendente. Decisivo, in questa ottica, anche il riferimento al ruolo da lui occupato.
- Ai sensi dell’art. 26 d.lgs. n. 151/2015, il rapporto di lavoro subordinato può essere risolto per dimissioni o per accordo consensuale delle parti solamente previa adozione di specifiche modalità formali oppure presso le sedi assistite, a pena di inefficacia dell’atto.
- Anche dopo la legge n. 92/2012, che ha differenziato le tutele per il licenziamento illegittimo, il rapporto di lavoro a tempo indeterminato resta stabile: infatti, il licenziamento intimato per motivo illecito ex art. 1345 c.c. (qual è quello ritorsivo, per avere il lavoratore avanzato pretese di natura retributiva) è punito con la reintegrazione, quali che […]
- In tema di indennizzo per danni irreversibili da vaccino ex l. n. 210/1992, la Suprema Corte richiama i criteri della "probabilità logica" e della "probabilità quantitativa".
- Pubblicata in GU del 23 settembre 2023 la conversione in legge, con modificazioni, del d.l. 28 luglio2023, n. 98, recante misure urgenti in materia di tutela dei lavoratori in caso di emergenza climatica e di termini di versamento.
- Perché si possa configurare un danno risarcibile parametrato al trattamento pensionistico che il danneggiato avrebbe percepito se la domanda di pensionamento fosse stata accolta, è necessario che il diritto sia stato irrimediabilmente pregiudicato e che il suo titolare non possa più rivendicarne il riconoscimento.
- Nel caso di specie, un lavoratore, titolare di pensione ex Fondo elettrici, proponeva ricorso giurisdizionale nel 2020, in relazione alla domanda di riliquidazione della pensione, infruttuosamente richiesta in via amministrativa nel 2017.
- Il requisito dell’abitualità dell’attività professionale, ai fini dell’obbligo di iscrizione alla gestione separata INPS, deve essere accertato in concreto, mediante elementi come l’iscrizione all’albo, l’accensione della partita IVA o l’organizzazione materiale predisposta dal professionista a supporto della sua attività.
- I Giudici sottolineano che il diritto alla corresponsione dell’assegno sociale prevede come unico requisito lo stato di bisogno. Invece, la mancata richiesta, da parte del soggetto che mira ad ottenere l’assegno sociale, dell’importo dovuto dall’ex coniuge a titolo di assegno divorzile non può avere rilevanza.